Codice della crisi di impresa: gli adeguamenti normativi. Cosa cambia, cosa sapere e cosa fare

Dallo scorso 15 luglio è in vigore il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Cosa cambia per imprese e imprenditori?

Secondo l’articolo 3 del nuovo Codice l’imprenditore è tenuto a individuare tempestivamente lo stato di crisi mediante l’adozione di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile – in linea con l’art. 2086 c.c. –  e atto a presagire l’assunzione di idonee iniziative per il superamento dello stato di crisi e il recupero della continuità aziendale.

In particolare, occorre:

a) rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario, rapportati alle specifiche caratteristiche dell’impresa e dell’attività imprenditoriale svolta dal debitore;
b) verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi e rilevare i segnali di cui al comma 4;
c) ricavare le informazioni necessarie a utilizzare la lista di controllo particolareggiata e a effettuare il test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento di cui all’articolo 13, al comma 2.

Gli adeguamenti richiesti a impresa e imprenditore rappresentano una forma di tutela preventiva per tutte le imprese, oltre che per le imprese in stato di crisi.

Va considerato quindi che per prevenire e contenere possibili situazioni di crisi, diventa fondamentale dotarsi di strumenti di programmazione, quale il budget, o anche l’adozione di indicatori più semplici come la stima dell’EBITDA, un indicatore di profittabilità che evidenzia la capacità dell’azienda di generare reddito in base alla gestione operativa, al netto di interessi, imposte, deprezzamento di beni e ammortamenti.

In pratica anche la conoscenza e l’adeguamento alla nuova normativa può diventare un’occasione per un business più consapevole, per acquisire una migliore capacità di pianificazione, per affrontare e prevenire situazioni di insolvenza.

Continuate a seguirci – sul nostro sito web e i canali social – con gli approfondimenti sugli aspetti più importanti e che occorre conoscere di questa riforma epocale, con riferimento alle opportunità che potranno cogliere le imprese.

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